Oltre

Un sussurro…

“Sentirai ancora la passione?”

Occhi sgranati in un corpo in sussulto.

Non vi è che oscurita attorno a te…eppure qualcosa attanaglia le viscere.

Il rettile istinto rende fobico il silente nulla.

L’amigdala invoca limbi di primordiali terrori.

Tutto è silenzio…

Cacofonico il tuo respiro rimbomba nel tutto del tuo niente vedere.

Ti sollevi con cuore battente

Ti alzi con gambe frementi

Respiro afono

Muovi un passo…

Il fiato si tronca!

Un suono scudisciante fende l’aria al tuo procinto…

Il buio domanda: “Cosa sei?”

Afona ricerchi risposta

Sferzo oscuro taglia l’aria a pochi centimetri dal tuo seno.

Il buio domanda: “Cosa sei?”

Tu ostenti la risposta: “Ciò che vuoi”

Scudiscio severo infrange il tuo fianco.

Rosso filo crea fiume sulla tenera terra della tua pelle.

Singhiozzi e ti accasci

Il buio domanda: “Cosa sei?

Non vi e diversa inflessione nel suo quesito…

Tu lacrimi la risposta:”Non lo so”

Silenzio assoluto…

Fremito di paura ti fa attendere attimi eterni

Il buio domanda: “Cosa vuoi essere?”

Tu afferri la ferita e porgi la mano sanguinante al nulla in vista

“Voglio essere sangue.

Voglio essere pelle.

Voglio essere respiro.

Voglio essere ricordo e memento.

Voglio essere passione e paura.

Voglio essere quello che ancora non sono diventata”

Il buio attende…Valuta…Parla: “vieni a me”

Gli occhi liquidi riconoscono la direzione.

In ginocchio, con dolente orientamento, ti avvicini al buio.

A ogni movimento il buio ti è più nitido.

Lo vedi…finalmente VEDI.

Seduto su poltrona di pelle bordeaux il buio ha le gambe accavallate e da una mano si prolunga una frusta di pelle.

Non ne vedi il volto sopra la camicia bianca.

Ti fermi china davanti a lui.

Il buio tace…non ha bisogno di parlare.

Eterni attimi…movimenti studiati.

La mano libera si porge verso di te.

Un brivido e un istintivo motto ti fanno scattare al suo avvicinarsi.

Il buio non si ferma…

Volge il palmo sotto il tuo mento per prenderlo e alzarlo.

Odore primigeo…

Pelle di uomo…

Possesso di essere…

Il buio parla:

“Eri nessuno in cerca di qualcosa.

Eri corpo in ovattato nulla.

Eri perché qualcuno ti ha fatto credere di esistere.”

Il buio si alza lasciando il tuo volto.

Cammina nell’oscurità e si ferma volgendomi le spalle.

Uno scatto…un cigolio.

Cardini aprono luce intensa.

Il buio sentenzia: “adesso tu sei rinata dal tuo stesso sangue. Se vuoi vivere questa vera vita. Questa è la porta che ti partorirà.”

Il buio esce…e con lui la luce.

Buio nella nascita.

Lui attende fuori nella luce,

Tu ti alzi nell’oscurità.

Cammini..,

…uno scatto…un cigolio…

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