Questa sete che percorre il tuo corpo non sazia mai la mia fame.
Soffio sul tuo corpo e mille bocche baciano i miei sensi.
Venute a ricordo di promesse osano il tuo desiderarti.
Domo eretto il suono tuo di perla.
E sento il viaggio che tenta il Dio.
Come poesia su tasti ciechi, scrivo il mio “sei mia” con dita arse.
Possano gli inferi proclamarmi eroe e gli angeli maledirmi il nome.
Possano le anime incoronarmi eterno e proclamarmi fuoco.
Possa lo spazio estendere il mio tempo in continua tua scoperta.
Non sorga il sole prima che la mia bocca abbia assaggiato il tuo voto a me.
Sei la mia creta.
E a tale arte ti erigo.
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