“Cosa hai capito?”
Niente!
“Perchè?”
Per lo stesso motivo per il quale il mio svegliarmi era risucchio del giorno prima.
“Cosa intendi?”
Che non ho capito nulla di ciò che attraversavo e sono caduto in frantumi.
“Sei arrabbiato?”
Certo!
“Per cosa?”
Perchè fà arrabbiare dover aprire occhi di feto e vedere i cocci che sgretolano il tuo nascere.
“Cosa farai adesso?”
Posso aspettare e togliermi i cocci dalle orbite.
“E’ quello che vuoi?”
No.
“Allora cosa vuoi?
Voglio sanguinare.
“Per morire?”
Morire? Io? Assolutamente no. Ero morto molto tempo prima di sanguinare.
“Ti alzerai?”
Sono già in cammino.
“Dove andrai?”
Davvero me lo chiedi?
“Non dovrei?”
Tu sei quella che noi chiamiamo Anima.
Tu sei quella che noi intendiamo come Vita.
Tu sei quella che ricerchiamo per poi dimenticarcene.
Tu sei la forza primigea e sei la nascita dopo la nascita.
Come puoi chiedermi TU dove IO andro?
“Dovrei saperlo?”
Certo! Non sei tu quella che ci obbliga a commettere errori per poter proseguire il nostro percorso?
“Credi questo?”
…no. Non lo credo. Sono arrabbiato te l’ho detto.
“In cosa credi allora?”
In Lei.
“Davvero?”
Lo credo e lo sò.
“Come?”
Ci vuole un atto di fede per credere.
Tu ne sei la forma e l’idea.
Tu ne sei il pensiero e il concetto.
Tu ne sei la parola e il passo.
“Quindi Lei è me?”
Hahahahaha
“Ti ho fatto ridere?”
Certo! E ti ringrazio!
“Di cosa?”
Di così tante domande. Perché capisco che anche tu stai crescendo insieme a noi.
Ti ringrazio per essere testimonianza che Lei non sarà mai te.
Tu sei eternità. E tale resterai.
Noi siamo l’infinito e saremo sempre in evoluzione.
“Grazie”
Tu ringrazi me?
“Si”
Perché?
“Perché adesso sono io che ho capito”