Arse labbra immagino di abbeverarsi dalla tua bocca di figa.
Mani sudate al pensiero di sbattere dita feroci dentro i tuoi avidi buchi.
La mente si annienta e la carne scrive le tue volontà.
Ogni attimo fa crollare le mie inibizioni da uomo solenne.
La volontà, inneggiante, urlante, sbavante, scruta nuove fantasie per farti grondare.
Non vi è raziocinio.
Non vi è compassione.
Non vi è limite.
Frusta di cazzo il mio volere.
Strisce di orgasmi nella tua mente schiava.
Calce bianca ingoierai e renderti statua sarà il mio tributo.
Sei la dea della pulsione
Fotterti, il mio credo.