Sono volati gli anni in cui non ho seminato che attese.
I corvi, capaci, hanno banchettato con le sementi irridendo il me fantoccio.
Sono giunto con le mani vuote all’unica strada che non ho eroso.
Gli sciacalli hanno abbandonato le mie spoglie sazi delle loro astuzie.
Sono pioggia e vento adesso.
Sono di sale e ferite decorato.
Sono vuoto di ieri e valigia di domani.
Sono l’eco di quello che pensavo e artista di quello che sarò.
Grazie mia luce per non avermi mai fatto ombra.
Grazie mia anima per avermi reso custode.
Grazie mia fatalità per essere mia certezza.
A te mio talismano.
A te mia via.
A te mio sempre.