Come Prometeo, io sono nato grazie a te.
Un involucro, che cammina come atto dovuto al bisogno di percorrere un destino prescelto.
Un uomo, con l’imperativo caparbio di non affogare nella consuetudine del già detto già fatto.
Un anima, che lascia firme indelebili tra i graffiti del nostro passaggio insieme.
Un amante, scosso dal perpetuo impulso di scandire in ansimi e gemiti la musica del nostro volerci.
Una mente, sognante come un diapason in vibrante brama di fantasie a noi mai recluse.
Un cuore, battente in rintocchi di campane a nozze.
Una promessa.
Un verbo.
Un noi.
Si lo voglio!